La cannabis è una delle sostanze stupefacenti più diffuse al mondo e la sua coltivazione e il commercio sono regolati da precise leggi
Cannabis legale in Italia la legge sul narcotico prevede che sia considerata solo la varietà a basso contenuto di THC, cioè quelle che non producono effetti psicoattivi. In questo articolo vi spiegheremo la cannabis cos’è, le tipologie di cannabis legale sativa e indica e le differenze. Leggete l’articolo per poter scegliere quali di queste sostanze ormai legalizzate potrebbero essere di vostro gradimento.
Cannabis cos’e’
La cannabis è una pianta della famiglia delle Cannabaceae, la stessa famiglia a cui appartiene il tabacco. La pianta di cannabis è composta da due sottospecie: Cannabis sativa e Cannabis indica. Queste due sottospecie differiscono per alcune caratteristiche, come l’aspetto e gli effetti che producono sull’organismo umano. Cannabis sativa è una pianta che può raggiungere i 4 metri di altezza, con foglie molto grandi e fiori gialli o arancioni. La Cannabis sativa contiene alti livelli di THC (tetraidrocannabinolo), il principio attivo della cannabis, che produce effetti eccitanti ed energizzanti sul corpo umano. Cannabis indica è invece una pianta più piccola, che raramente supera i 2 metri di altezza
Cannabis legale: Sativa e Indica
Entrambe le tipologie di cannabis legale, sono altamente diverse tra di loro anche per quanto riguarda la fisionomia. La Sativa ha foglie più lunghe e sottili ed ha un colore più delicato di verde. Può arrivare ad un’altezza di 6-8 metri, con i suoi rami ampi.
La cannabis Indica presenta foglie più spesse e basse, il suo colore è di un verde molto scuro e intenso. Eppure le due piante presentano ancora molte perplessità sia sulla loro composizione, che sulla genetica.
Conosciuta genericamente come canapa o cannabis, in natura esistono diverse tipologie di marijuana light legale che hanno in sé una radicata differenza.
Le gamme più diffuse di erba legale sono tre: la Cannabis Indica, originaria dell’Europa centrale, la Cannabis Sativa, originaria dell’India e la Cannabis Ruderalis, originaria dell’Europa dell’est.
La Sativa e l’Indica sono quelle più utilizzate e lavorate per il commercio, ma sono altamente diversificate non solo nella loro fattezza, ma anche nella genetica e negli utilizzi.
Differenze tra cannabis indica e cannabis sativa
La differenza principale tra la cannabis sativa e quella indica è l’effetto che hanno sull’organismo. La sativa tende ad avere effetti più stimolanti, mentre l’indica produce un maggiore senso di rilassamento. In generale, la scelta dipende dalle proprie preferenze personali e dallo scopo per cui si intende utilizzare la cannabis.
Al giorno d’oggi, infatti, sono stati creati moltissimi ceppi variabili della cannabis legale e sempre più spesso vengono effettuati anche ibridi tra la vendita cannabis legale Sativa e quella Indica assieme alla cannabis Ruderalis.
Questa tipologia di cannabis light presenta caratteristiche resistenti che le altre due piante non hanno e, proprio per questo, adatta alla realizzazione di nuove mescolanze.
Anche per questo ancora nessuno studio scientifico è riuscito ad appurare le differenze sugli effetti: ci sono risultati al quanto inconcludenti e discordanti con pochissime certezze. Ecco perché diventa sempre più difficoltoso definire questa tipologia di pianta. Tuttavia, molti scienziati hanno però sviluppato una teoria genetica riguardante la produzione di THC e Cbd.
Le piante hanno geni e produzioni di enzimi differenti anche per quello che concerne la sintesi degli enzimi. L’unica differenza riscontrata riguarda la produzione dell’enzima THC nella marijuana sativa, mentre è maggiore il libello di cbd nella marijuana indica.
Gli effetti della cannabis sativa sono solitamente più cerebrali e allucinogeni: può donare euforia, creatività, energia, e anche creatività ed è per questo motivo, utilizzata come una allucinogeno.
Mentre, la cannabis indica è una pianta che favorisce il rilassamento, è calmante, rilassante ed è quindi più adatta anche per l’uso notturno e per curare problematiche di salute.
Con erba CBD alto, infatti, è più consigliato l’utilizzo per curare dolori cronici, muscolari e articolari.
Quale tipo di cannabis legale scegliere?
La scelta della tipologia di cannabis legale da utilizzare dipende da diversi fattori. In primo luogo, bisogna considerare il proprio stato di salute e se si soffre di patologie croniche o acute. In secondo luogo, è importante considerare gli effetti che si vogliono ottenere dall’utilizzo della cannabis. Infine, è necessario tenere conto delle preferenze personali in termini di gusto e aroma.