La Cassazione pubblica online, nel nome della trasparenza, tutte le vicende giudiziarie degli ultimi 5 anni con tanto di nome e cognome delle persone coinvolte. Il garante della privacy è assolutamente contrario: “è come spiare dal buco della serratura”

Cassazione, online migliaia di sentenze giudiziarie

È giunto il momento della vera “trasparenza”, così la Corte di Cassazione ha deciso che tutti potranno avere accesso ad ogni singola sentenza registrata da cinque anni a questa parte.

Spiattellati online nomi, cognomi, luoghi e precisi dettagli sulle vite di persone coinvolte nelle vicende giudiziarie (dalle più assurde e futili alle più gravi) per un totale di 159.398 documenti in formato pdf.

L’indirizzo che da il via a ogni tipo di consultazione sui “fatti degli altri” è www.italgiure.giustizia.it dove si può procedere con la ricerca utilizzando non solo concetti giuridici (es: divorzio, lite, etc), ma attraverso i nomi esatti dei protagonisti delle vicende più disparate, che saranno in questo modo denudati della propria privacy.

Assolutamente contrario a questa trovata della Cassazione, che in tale modo voleva dare ai cittadini trasparenza e certezza del diritto, il garante della Privacy, Antonello Soro.

Credendo che sia solo un invito a farsi i fatti degli altri, spiando dal buco della serratura, consiglia al presidente della Cassazione di eliminare nomi, cognomi e ogni dettaglio che conduca all’identità degli interessati.

Inoltre manifestando la propria preoccupazione lo intima a fare presto, prima che i motori di ricerca inizino ad assorbire i dati mettendo migliaia di persone nel tritacarne della rete e provocando un inevitabile caos.